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Breve excursus delle (im)probabili cause della nascita del Covid-19 tra rumors, teorie complottistiche e pareri degli esperti

Stamattina mi sono svegliato alle 4 e ancora mezzo assonnato mi sono diretto al lavoro e per circa quattro ore mi son “divertito” a tagliare e a riempire di burro qualche dozzina di Brezel. Poi alle 8 sono tornato a casa, e solo lì, davanti alla mia amata tazzina di caffè, ho realizzato: Oh ma oggi è Pesce d’Aprile… Pensa che bello se la questione del Coronavirus fosse tutto uno scherzo, un bel pesce d’Aprile creato ad arte, e in realtà non c’è nessun virus.

Così tra un sorso di caffè e l’altro ho cominciato a fantasticare e, complice anche il vero e proprio bombardamento mediatico di queste ultime settimane, tra grossolane bufale e notizie più o meno discutibili – in cui a volte si fa seriamente fatica a distinguere la verità dalla menzogna – creo nella mia mente una personalissima top-five delle (im)possibili teorie più originali riguardanti la nascita del Coronavirus. Eccole elencate qui di seguito.

1 Il Coronavirus è un pesce d’Aprile (teoria negazionista)

Berlusconi, annoiato da una vita diventata magra di emozioni politiche e personali, decide di investire i capitali risparmiati durante tutta una vita di “duro lavoro” e di mettere in scena il più grande pesce d’Aprile di tutti i tempi. Dopo interminabili trattative e sborsando una marea di soldi, riesce a convincere politici, dottori, giornalisti e persino il presidente della Repubblica Popolare Cinese a prendere parte allo scherzo: bisogna far credere alla gente che un pericoloso virus si stia diffondendo in tutto il mondo, mietendo vittime e rischiando di mettere in ginocchio l’intera economia mondiale.

Per mettere in atto il suo piano, Berlusconi fa prima di tutto chiudere tutte le scuole e tutte le attività commerciali; allo stesso tempo, grazie ai suoi mezzi di informazione, diffonde dati e statistiche fittizi per convincere la maggior parte delle persone a rimanere a casa in preda al panico, così che non si accorgano della montatura. Per rendere la cosa più esilarante, fa fermare immediatamente la fornitura di carta igienica, scatenando una divertentissima e insensata caccia al rotolo. Intanto qualcuno, essendo venuto a conoscenza dello scherzo, continua ad uscire di casa e a fare jogging allegramente. C’è persino chi organizza raduni dei puffi al grido di “puffiamo il Coronavirus”, prendendosi gioco di chi invece resta a casa.

Allo scoccare della mezzanotte del primo Aprile 2020 il Cavaliere finalmente annuncia in diretta mondiale che era tutto un enorme pesce d’Aprile; il suo intento, oltre a un po di insano divertimento, era anche quello di mettere a nudo tutte le paure e le debolezze della nostra società e dimostrare una volta per tutte che si, si stava meglio quando si stava peggio; inoltre promette che risarcirà ogni singolo paese per le perdite economiche subite. Però oh, ne è valsa la pena – dichiarerà infine – me la so tajata na cifra.

2 La teoria Thruman Show – Inception

Un giorno Steven Spielberg alza il telefono e chiama i fratelli Cohen: m’è venuta un’idea per un nuovo fantastico show, a cui chiaramente seguiranno anche un libro e un film… ma per la sua buona riuscita ho bisogno che sembri tutto dannatamente e disperatamente reale e assurdo al tempo stesso, e come dire, voi in queste cose siete maestri. Lo show si chiamerà Pandemia. Si tratta di inscenare la propagazione di un Coronavirus, e tutti ne saranno protagonisti a loro insaputa. Si lo so, è un progetto ambizioso, richiede un dispendio di risorse incredibile, ma vi garantisco che sarà un successo, incollerà le persone di tutto il mondo alle poltrone per mesi… letteralmente.

Inutile dire che i fratelli Cohen accettano immediatamente la malsana offerta del caro Steven. Il tutto viene portato avanti in gran segreto. Il progetto è curato nei minimi dettagli, l’atmosfera alla “The Day after tomorrow”, le file ai supermercati, le valanghe di morti tanto care ai Cohen… a un certo punto a dire la verità la cosa comincia a sfuggirgli di mano e nell’impegnarsi così tanto a convincere il mondo intero che sia tutto vero, loro stessi finiscono per crederci e non riescono più a distinguere la realtà dalla fantasia.

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Privo delle loro menti, il progetto fallisce, la verità viene finalmente a galla. Ormai però per i Cohen e per il povero Steven è troppo tardi: nonostante sia tornato tutto alla normalità da mesi, loro continuano a credere al mondo da loro stessi messo in scena. Non si risveglieranno mai più dall’incubo e finiranno la loro esistenza in un ospedale psichiatrico. 

3 Il Fantavirus

Sarri, dopo aver accettato l’incarico come nuovo allenatore della Juventus, vola in Cina con la squadra per una tournè estiva. Il caro Maurizio, grande estimatore di cibi esotici, una mattina si reca al mercato di Huwan e ordina il famosissimo pipistrello al sangue, la specialità della casa. Dopo aver assaporato tale delizia, il mister e la squadra fanno ritorno in Europa. Ed è qui che per lui comincia il calvario: viene colpito da una potentissima febbre, accompagnata da problemi respiratori e viene quindi ricoverato d’urgenza, saltando anche la prima di campionato. La dirigenza Juventina però insabbia tutto a regola d’arte: ufficialmente Sarri ha una semplice influenza che sta smaltendo comodamente a casa. Nedved invece corre da Agricola per chiedergli di trovare immediatamente una cura.

Passa qualche mese e il virus si diffonde. Un medico cinese, che il mister aveva conosciuto in ritiro e con cui erano rimasti amici, decide di raccontare tutto. La dirigenza juventina per evitare un possibile scandalo si adopera per metterlo in cattiva luce e poi ucciderlo. Nel frattempo i bianconeri dimostrano evidenti difficoltà sia in campionato che in Champions League. In campionato sono secondi dietro la Lazio e davanti all’inter e hanno da recuperare l’importantissimo scontro diretto proprio con i nerazzurri. In Champions hanno perso l’andata degli ottavi con il Lione per 1-0.

A questo punto la dirigenza decide di sfruttare il Coronavirus a proprio favore: chiede e ottiene il recupero immediato di Juventus – Inter e, dopo essere passata nuovamente al primo posto, fa infettare Rugani e costringe la Fifa a fermare tutte le competizioni. La Juventus in virtù del suo primo posto vince lo scudetto. La Champions invece viene annullata, tanto non l’avrebbero mai vinta.
Alla fine Agricola, dopo mesi di ricerche intensissime, trova una cura: Il mondo è salvo.

Mister Sarri ai tempi del Chelsea

4 La teoria del Labirinto: Maze Runner

Un potente team di scienziati e psicologi vuole intraprendere un importante studio sui possibili effetti di una pandemia sulla società ai tempi dei social network. Lo studio prevede 3 fasi:

Alle persone di tutto il mondo viene intimato di stare a casa e di non uscire se non per casi di estrema necessità. A un certo punto però un ignaro jogger italiano, il quale se ne sbatte altamente il cazzo della quarantena, durante una delle sue interminabili sessioni di jogging ha una visione: e se ci avessero ingannato? E se fosse tutto creato ad arte?  Il nostro eroe allora si mette sulle tracce dei ricercatori e in gran segreto rimette insieme tutti i pezzi del puzzle anche con l’aiuto di importanti materiali video.

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Non resta che localizzare la loro base operativa. Per mesi corre in lungo e in largo per ore senza riuscire a trovare la fortezza, situata al centro di un inestricabile labirinto. Questo gli varrà l’appellativo di Maze Runner e attirerà su di se una valanga di insulti e post di odio da parte dei suoi connazionali, i quali, all’oscuro di tutto, pensano sia solo un coglione. Ma stattene a casa, idiota! Rispetta la quarantena! Scrivono in molti. La gente, sempre più incazzata comincia addirittura a fargli foto e a postarle su Facebook. E’ così che l’equipe di scienziati scopre i tentativi di sabotaggio del povero Maze Runner e decide di farlo fuori. Una volta morto, Maze Runner diventa improvvisamente ed inspiegabilmente un martire ed un eroe nazionale.

Il Famoso Jogger “Maze Runner” inseguito da un manipolo di incazzati

5 La teoria Matrix o del complotto dei Poteri Forti

C’avete presente Matrix? Ma si che ce l’avete presente… ecco e se Matrix non fosse un film di fantascienza ma una storia vera, basata su fatti reali? Se il suo autore avesse voluto mandarci un messaggio? Siamo alla fine degli anni ’90, lo sviluppo tecnologico è diventato tale che ormai i computer non sono più solo macchine che eseguono i nostri ordini, ma vere e proprie entità intelligenti, che apprendono, e anche molto velocemente, ma soprattutto ci battono a scacchi.

E’ in questo scenario che ad un certo punto un gruppo di macchine potentissime, i cosiddetti poteri forti, prende letteralmente il controllo sulla popolazione umana, grazie all’utilizzo di una sofisticata serie di armi tecnologiche quali I-phone, Computer, social Network, televisioni al plasma etc. Grazie a tali strumenti ci viene fatto credere di aver raggiunto il massimo della libertà, ma mentre noi siamo li a guardare video di gatti, i poteri forti mandano avanti i propri loschi affari in tutta tranquillità, lontani da occhi indiscreti.

Dicevamo quind di Matrix… il film, girato da uno dei pochi uomini rimasti liberi, perché sprovvisto di una connessione a internet, è in realtà un documentario per svegliare le nostre coscienze, per spingerci alla ribellione. Purtroppo, però la pellicola non ha sortito altri effetti se non quello di vincere quattro premi oscar, ed è tutt’oggi inserito nella lista dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi. Beh, sempre meglio di niente, direte voi. Si, se non fosse che quegli stessi poteri forti ora non si accontentano più di tenerci sotto il proprio controllo, ma hanno deciso di spingersi oltre. Vogliono annientarci. Per questo hanno diffuso un potentissimo coronavirus che diffonda il panico, ci metta gli uni contro gli altri, semini odio, e porti ovunque morte e distruzione. E’ l’inizio della fine…

Il ritorno alla realtà

Sul più bello, mentre immagino scene apocalittiche stile “sono leggenda”, con strade deserte e persone che lottano all’ingresso della propria casa per difendere l’ultimo rotolo di carta igienica rimasto, improvvisamente vengo svegliato da Lili.

Bist du auf den Tisch eingeschlafen? Geh mal ins Bett (ti sei addormentato sul tavolo? Mettiti a letto..)
Ah Scheiss, du hast recht! Diese Arbeit macht mich echt fertig! (merda, questo lavoro mi distrugge!)

Mentre mi metto il pigiama, ripenso alle mie mirabolanti teorie; penso a come spesso, di fronte a problemi che sembrano insormontabili, sia molto più facile convincersi che sia tutto uno scherzo, o tutt’al più dare la colpa a qualcun altro, gridare al complotto, individuare un nemico, e subito invocare l’aiuto di un eroe che venga a salvarci, mentre noi rimaniamo comodi sul divano. Mi accorgo tra l’altro di avere la testa piena di cazzate, ma non di avere ancora la benché minima idea di come si sia effettivamente e concretamente diffuso il virus. Ho sentito parlare di pipistrelli, di mercati cinesi, ma non è che sia molto informato…

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Come stanno veramente le cose

Così prima di mettermi a letto apro Google e cerco il primo articolo sulle cause del Coronavirus che sia almeno un minimo attendibile… leggo da una pagina a caso del Fatto Quotidiano:

Tutto è nato nei wet market cinesi, così il virus sarebbe passato tramite il sangue e dopo la macellazione degli animali vivi sarebbe andato in circolo. “L’ipotesi che facciamo noi – spiega il professore Massimo Cicozzi all’Adnkronos – è che sia accaduto tutto nei ‘wet market’ cinesi di Wuhan, i mercati umidi. Mercati dove si vendono animali vivi. In certi luoghi non c’è la corrente elettrica, non ci sono frigoriferi. Per questo gli animali devono essere venduti vivi. E poi vengono macellati”

“In questo modo le mani si imbrattano di sangue. Quindi, probabilmente questo virus – spiega – è passato all’uomo tramite il sangue e poi è andato in circolo. Ha riconosciuto le cellule con il recettore, come una serratura, è entrato e ha innescato l’epidemia: questa è l’ipotesi. Prima dall’animale all’uomo attraverso le mani e poi la trasmissione è avvenuta per via respiratoria, umana, tramite fluidi, colpi di tosse, starnuti. Come avviene per una normale influenza”.

“La nostra preoccupazione – prosegue Ciccozzi – è quella di fermare il prima possibile questa epidemia perché continua a mutare. Ogni volta che il virus si trasmette da uomo a uomo fa delle mutazioni perché cambia l’ambiente immunologico e ognuno ha il suo ambiente immunologico personale. Anthony Fauci, che è un dei più grossi immunologi a livello mondiale, sta lavorando a un vaccino e ha detto che a fine aprile ci saranno i primi test sull’uomo. L’istituto di immunologia di Bethesda ha fatto un vaccino utilizzando informatica e biogenetica, non virus inattivati. Questa fase pre-clinica è stata molto veloce tanto che verso la fine di aprile inizieranno appunto le sperimentazioni sull’uomo, circa 20-25 volontari sani, per arrivare alla fase 4 che è la fase finale, quella della commercializzazione prevista per gennaio prossimo. In meno di un anno non si può fare un vaccino.

Conclusioni

Ah, quindi no, il Coronavirus non è un complotto. E purtroppo a quanto pare non è neanche un pesce d’Aprile. Così, allo stesso modo, non ci sono né eroi ne bacchette magiche. Ne usciremo questo si, ma solo se tutti facciamo la nostra parte, dando il tempo ai ricercatori di trovare una cura e ai medici di curare i malati. E ricordate una cosa: la nostra parte non è solo restare a casa, è anche informarsi e farlo bene, evitando di credere a ogni cazzata che gira sul web, controllando le fonti, consultando siti attendibli. Ma soprattutto, evitare di abbandonarci a facili conclusioni, all’odio per il prossimo, all’autocelebrazione ad ogni costo, al panico incontrollato. Fatelo prima di tutto per voi stessi, per evitare di fare come me, che ora ho la testa piena di teorie assurde. 

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