Settimana prossima sarebbe stato in programma uno degli eventi musicali più attesi dell’anno, l’Eurovision Song Contest.
Purtroppo dopo ben 64 anni consecutivi, il 18 marzo la EBU (European Broadcasting Union) ha annunciato che l’evento sarebbe stato cancellato come conseguenza della pandemia del Coronavirus. La decisione, presa di comune accordo con le autorità del paese ospitante, i Paesi Bassi, non ha destato troppo scalpore. Oltre agli eventi musicali, sono stati cancellati o posticipati eventi sportivi di grande portata, tra i quali spiccano il campionato europeo di calcio o le Olimpiadi di Tokyo. La cancellazione dell’Eurovision segue quindi le misure di prevenzione anti COVID-19 , che proibiscono grandi assembramenti di persone.
Eurovision: Europe Shine a Light
Il 16 maggio, ovvero la data designata per la finale è stato organizzato uno show commemorativo. Al programma prenderanno infatti parte sia i cantanti che in questa edizione avrebbero dovuto partecipare al festival sia cantanti delle passate edizioni. Durante la serata verranno onorate tutte e 41 canzoni che avrebbero gareggiato, il tutto con un format non competitivo. In aggiunta tutti gli artisti canteranno in diretta dai rispettivi paesi la canzone “Love Shine a Light”. La canzone di Katrina and the wawes vinse il festival nel 1997.

Cosa mancherà dell’Eurovision?
1. La competizione
Una delle cose che più mancherà del festival sarà sicuramente la competizione. Per gli amanti della musica infatti l’Eurovision si può paragonare alla Champion’s League o al campionato europeo della musica. Un evento commemorativo non può avere lo stesso impatto di una gara tra cantanti e tra paesi. La formula dell’Eurovision è di per sè molto avvincente e riesce a rendere lo spettacolo davvero interessante da guardare, anche per chi non è un grande appasionato di musica. Ogni paese invia un proprio rappresentante, scegliendo con i propri criteri chi debba partecipare. Per l’Italia per esempio, partecipa solitamente il vincitore del festival di Sanremo. Le canzoni in gara possono durare al massimo 3 minuti e devono essere brani originali, pubblicati non prima del settembre precedente. I cantanti si sfidano in 3 serate, 2 semifinali e una finale. Nella serata conclusiva accedono infatti, i vincitori della semifinale più i padroni di casa (che sono il paese vincitore del’edizione precedente) e i big five (Italia, Germania, Francia, Germania, Regno Unito)
2. Musica diversa
L’Eurovision mette alla ribalta, almeno per un periodo, musica di molti paesi diversi. In un mercato, come quello musicale, dominato quasi totalmente da artisti di paesi anglofoni, il festival è una bella occasione per ampliare i propri orizzonti musicali. Nonostante molti cantanti scelgano di cantare in inglese, le canzoni in gara rispecchiano tradizioni musicali diverse tra loro a cui vale la pena dare una chance. Mi è personalmente capitato di aver conosciuto generi musicali nuovi o di appassionarmi a lingue straniere dopo aver sentito una canzone cantata in quella stessa lingua.
3. L’ Atmosfera dell’Eurovision
L’Eurovision è sicuramente uno degli show più belli e seguiti dell’anno. Anche se il live é il momento clou, i mesi precedenti sono altrettanto importanti. Mesi prima infatti su YouTube e gli altri social molti utenti condividono e forniscono le loro opinioni sulle canzoni in gara. Durante la manifestazione si ha l’idea di un’Europa unita. A rendere l’atmosfera è data dal pubblico festante che sfoggia le bandiere dei rispettivi paesi ma anche l’idea che in tutta Europa e in molti altri paesi del mondo tutti stiano guardando l’evento.
A rendere l’atmosfera dell’Eurovision più emozionante c’è poi il sistema di votazione e la modalità con cui questa viene annunciata al pubblico. Il voto si divide infatti tra il voto della giuria artistica e il televoto. Ogni paese assegna dei punti ad 10 altri paesi. I punti assegnati sono da 1 a 7 per le ultime sei canzoni e poi in successione 8 punti alla terza, 10 alla seconda e 12 alla prima. I voti della giuria vengono annunciati tramite un collegamento televisivo in cui ogni paese dichiara a quale altro paese ha dato il punteggio più alto. Il momento della dichiarazione dei voti è sicuramente quello più divertente ma anche più carico di tensione, visto che la classifica viene aggiornata in tempo reale.

4. Guardare l’Eurovision con amici internazionali
Negli ultimi anni di vita all’estero vedere l’Eurovision con amici di tutto il mondo è diventata una piacevole tradizione. Vedere lo show con chi ha un background diverso rende tutto più divertente e può essere un’occasione per una piacevole serata in compagnia. Il momento più emozionante è in particolare quello dell’assegnazione dei punti agli altri paesi. Non mancano mai poi discussioni sulle canzoni e sfottò vari.
5. Sperare di vedere il proprio paese vincere
La musica in gara è spesso di buona qualità e dopo un primo ascolto si hanno già delle canzoni preferite. Inutile dire che anche a davanti a canzoni incredibili il proprio paese abbia comunque un posto privilegiato nelle nostre preferenze. Il meccanismo di voto non permette di votare per il proprio paese ma è inutile negare che a prescindere dalla canzone è quello per cui si fa il tifo.