Quarantena senza smartphone e social network. La sfida a me stesso.

Affrontare quarantena e isolamento a causa del coronavirus non è una passeggiata. Per fortuna però questi periodi, di allontanamento fisico dalla società, sono stati resi più facili dai social network e dai social media. Pur non potendo uscire di casa, restare connessi con i propri cari è stato dunque piuttosto facile. Personalmente nei giorni in cui non sono potuto uscire di casa, ne ho approfittato per contattare vecchi amici. Tramite programmi come Zoom o Skype, le reunion sono state infatti numerose.

Come sarebbe stata però la quarantena senza smartphone e senza social network?

Ho provato a sperimentarlo in prima persona.

Premessa. L’ennesima quarantena.

In questi giorni avevo un programma una vacanza sull’Isola di Madeira. Quest’isola, che ha dato i natali a Cristiano Ronaldo dista meno di due ore di volo da Lisbona, dove vivo.
Madeira, come molte altre isole, ha potuto combattere la pandemia richiedendo, a chiunque volesse raggiungere il suo territorio, di avere conseguito un risultato negativo al test del coronavirus. Per raggiungere l’isola serve dunque farsi testare nelle 72 ore precedenti l’arrivo.
Essendo i numeri della pandemia sull’isola abbastanza controllati, le restrizioni sono ridotte e questo, dopo qualche mese di lockdown, mi aveva spinto a scegliere questa destinazione.

L’esito positivo al test del Coronavirus

Abbastanza tranquillo del fatto di essere negativo, forte anche dei pochi contatti avuti nei giorni precedenti e della mancanza di sintomi, ho svolto il dunque il test.

Il risultato però non è stato quello sperato.

Esito: POSITIVO.

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Esito positivo test coronavirus portogallo

Una tranquilla vacanza sull’isola di Madeira si era trasformata nell’ennesima prigionia domiciliare (nel mio caso la terza).
Pur asintomatico dunque avrei dovuto stare in quarantena per 10 giorni senza contatti fisici con altre persone e con il modo esterno.

Perché affrontare la quarantena senza smartphone?

Nei primi giorni della quarantena, un po’ per necessità di comunicare, un po’ per noia e po’ per abitudine ho realizzato di aver passato il 90% del mio tempo attaccato al telefono.
Dopo tutte quelle ore a fissare il mio smartphone ho quindi realizzato quanto questo device abbia creato in me una forte dipendenza. Questa dipendenza, con la permanenza obbligata nella mia stanza, era diventata ancora più grande. Rendendomi conto di questo ho deciso di sfidare me stesso. Avrei rinunciato allo smartphone e ai social media per i 7 giorni successivi.

Ce l’avrei fatta?

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Autore

Alan De Ambrogi

Laureato in marketing. Ama viaggiare e conoscere nuove culture. Non è ancora un bravo blogger ... ma per favore non ditegli nulla.

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