Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys: l’italo schlager

Oggi vogliamo parlarvi di un gruppo musicale originario di Augsburg (la città dove viviamo attualmente), che col passare degli anni ha riscosso sempre maggiore successo non solo in Baviera ma in tutta la Germania, in Austria e forse, con un pò di fantasia, persino in Italia. La loro particolare caratteristica è quella di cantare musica “italo-schlager” in lingua tedesca ma con l’aggiunta, qua e la, di frasi o parole in italiano. Sono molto apprezzati dai loro connazionali perchè prendono in giro lo stereotipo del cantante pop italiano di successo. Stiamo parlando di Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys. Siamo anche riusciti a farci rilasciare un’intervista in esclusiva, che pubblicheremo integralmente, tradotta in italiano, alla fine dell’articolo. Ma prima andiamo a scoprire qualcosa di più riguardo a questa stravagante band.

Che cos’è “l’italo schlager”

Prima di addentrarci nella storia del gruppo, mi sembra opportuno spiegare ai nostri lettori cosa si intende in Germania per “italo-schlager”. Lo “schlager” (termine che letteralmente significa “battito” o “colpo”) è un genere di musica popolare caratterizzato da canzoni solitamente dolci e sentimentali e da melodie semplici ed orecchiabili. E’ quella che in Italia e in molte altre parti del mondo viene più comunemente definita musica “pop”.

Se avete avuto l’occasione di andare almeno una volta all’Oktoberfest o ad una qualsiasi festa della birra in Germania, saprete sicuramente di cosa sto parlando. Tipici modelli di musica schlager tedesca sono infatti Helene Fischer (famosissima la sua “atemlos”) o Andreas Gabalier (Hulapalu), sempre presenti all’interno delle playlist di questo tipo di feste accanto a successi meno recenti come ad esempio “Ohne dich (schlaf ich heute Nacht nicht ein)” del gruppo Münchner Freiheit. Quest’ultima è stata persino tradotta in italiano col titolo “senza te” dal cantautore italo-tedesco Pietro Lombardi, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.

Quando si parla di “italo-schlager” in Germania si intende invece la nostra musica pop in lingua italiana (conosciuta appunto anche col nome di “italo-pop), soprattutto i grandi successi del passato, ormai famosi in tutto il mondo, come “Azzurro” di Adriano Celentano, “Felicità” di Albano & Romina o “Gloria” di Umberto Tozzi”. Anche se il più delle volte non capiscono il testo, tutti i tedeschi giovani o vecchi conoscono queste canzoni e le associano immediatamente ai tipici stereotipi sugli italiani: “amore”, “bella vita”, “vacanze sul lago di Garda” ecc.

Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys: il primo incontro

Ma veniamo finalmente a noi. Come sono venuto a conoscenza di questo stravagante gruppo? Era Giugno 2018, la mia ragazza e alcuni suoi amici e parenti avevano i biglietti per il “Modular Festival”, un piccolo festival di musica popolare e giovanile bavarese della durata di tre giorni. Decido di andare anche io. La sera dell’ultimo giorno sul palco ci sono loro. E’ una boy band di sei elementi; tutti indossano abiti da uomo eleganti dai colori improbabili (verde chiaro, rosa, azzurro), camicie altrettanto improbabili e mocassini. Il cantante ha una folta e lunga capigliatura bionda con caschetto, che continua a far svolazzare a destra e a sinistra come una vecchia diva. E’ notte, ma porta gli occhiali da sole. Una specie di brutta copia al maschile di Mina.

Cantano appunto canzoni schlager, mischiando a testi perlopiù tedeschi parole o frasi italiane messe qua e la a caso. Raccontano di improbabili storie d’amore con ragazze italiane a Venezia o a Roma, di romantiche vacanze sul Lago di Garda o di folli corse in ferrari sull’autostrada tra Milano e Bolzano. Parlano di “dolce vita”, “vino rosso” e “belle ragazze” Cantano con un timbro di voce esageratamente melodioso e romantico e con l’accento tipico degli italiani trapiantati o trasferitisi in Germania. In più gesticolano in continuazione. In pratica vogliono imitare e prendere se vogliamo un pò in giro la nostra musica pop romantica anni 80.

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Le origini del gruppo tra finzione e realtà

Abbiamo capito che Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys vogliono quindi proporsi come la variante bavarese di un nostra tipica band popolare degli anni 80, una sorta di ricchi e poveri in versione teutonica. Anche la loro (presunta) bibliografia è costruita con lo stesso obiettivo di creare dei personaggi. Stando a quanto scritto su wikipedia e raccontato dal gruppo stesso su alcuni importanti giornali tedeschi, Roberto Bianco & Die Abbrunzati Boys nascono infatti nel lontano 1982/1983 a Sirmione, sul lago di Garda. Diventano subito famosi in tutto il mondo e nel 1984 vanno in trasferta a Rio de Janeiro. Dopo un periodo di inattività di quasi 20 anni (il gruppo si scioglie nel 1997), tornano inaspettatamente sulla scena nell’estate del 2016 sotto il nuovo nome di Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys.

In realtà in questa storia di vero c’e poco o niente. Il 2016 è si l’anno di fondazione del gruppo, ma gli unici concerti all’estero sono stati in Austria e forse in Svizzera, e non siamo neanche del tutto sicuri che l’atto di fondazione sia avvenuto effettivamente a Sirmione (anzi probabilmente no). Oltretutto è sicuramente impossibile che siano attivi dal 1983, perchè probabilmente all’epoca non erano ancora nati. Hanno scelto proprio questo anno forse perchè è l’anno in cui è uscita “L’italiano” di Toto Cutugno. Ma anche questo è tutto da dimostrare.

Cosa rende Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys speciali

Ma perchè Roy Bianco e i suoi Abbrunzati sono diventati in un paio d’anni così famosi in tutta la Germania e la loro fama continua a crescere di anno in anno? Io stesso quando sapevo che suonavano in città ad Augsburg, sono sempre andato a vederli volentieri. Perchè sono estremamente divertente; si presentano in modo così assurdo e bizzarro che non puoi fare a meno di ridere. In pratica hanno avuto la geniale idea di usare la propria passione per l’Italia per crearsi un personaggio comico. Si prendono poco sul serio e si divertono facendo gli scemi.

Sono amati dai tedeschi perchè è come se andassero a sentir cantare Celentano o Eros Ramazzotti, in Germania e pure mezzi tradotti in lingua tedesca, così tutti possono capirli. Gli ricordano in qualche modo le loro vacanze a Venezia o sul Lago di Garda, seduti ad un tavolino a bere un bicchiere di Valpolicella o Nero d’Avola. E riescono a far ridere persino noi italiani in Germania, che possiamo ascoltare assurdi miscugli pop italo-tedeschi dedicati ai nostri cavalli di battaglia come ad esempio la nostra cucina, le nostre città d’arte, le nostre belle ragazze o la Ferrari. C’è addirittura una canzone dedicata all’Alitalia.

Alla fine lo sappiamo che ci stanno un pò prendendo in giro, ma in realtà ci stanno anche “rendendo omaggio”, per usare le loro parole. E sotto sotto si, siamo fieri di essere così famosi ed amati in Germania come nel mondo. Dimostrano di apprezzare la nostra cultura, si interessano alle nostre questioni, sanno un pò di italiano (il cantante ha un livello B2) e sono persino fans di Calcutta! Se vogliamo è lo stesso effetto che mi crea insegnare italiano a mucchi di donne tedesche di mezza età il cui unico obiettivo è potersi ordinare una pizza in vacanza. In pratica le ucciderei, ma in qualche modo sono orgoglioso e felice di questo lavoro perchè ho l’onore di diffondere la mia cultura all’estero.

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Infine le canzoni sono onestamente orecchiabili, e loro sul palco come già detto si divertono e fanno divertire.

L’intervista

Come vi abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, siamo riusciti persino a farci rilasciare un’intervista, che riportiamo qui in lingua italiana. Vale la pena di essere letta.

Come e quando avete avuto l’idea di fondare una Band italo-tedesca di musica schlager?

RB: Era Capodanno del 1981/82, sul Lago di Garda. Eravamo affacciati dalla Rocca di Sirmione, i fuochi d’artificio sopra di noi, alcune goccie di rugiada scendevano pian piano sui nostri calici da spumante; li abbiamo preso la decisione di scrivere musica per il Presente e per l’eternità. Ci eravamo conosciuti solo qualche ora prima. Ci siamo ispirati alla leggenda della musica schlager tedesca Erik Silvester (si chiama davvero così). Noi, che ci professiamo italiani per scelta, ed europei nei fatti e nello spirito, abbiamo scelto in questo modo di rendere omaggio allo stretto rapporto dei tedeschi con l’Italia, paese delle sacre vacanze ma soprattutto culla della storia culturale europea. Lo vediamo oggi, è stata una storia di successo.

Qual’è stato il miglior concerto della vostra “lunga” carriera musicale?

DAB: Un momento davvero speciale del nostro lunghissimo cammino attraverso i palchi di tutto il mondo è stato sicuramente la collaborazione con Sergio Mendes (famoso pianista brasiliano nato negli anni 40) allo stadio nazionale di Lisbona in occasione della sua Tournee europea del 1996. Abbiamo avuto la possibilità di aprire il suo concerto davanti a diecimila spettatori in festa e più tardi fummo anche invitati a cantare insieme a lui sul palco uno dei suoi intramontabili classici “Mas que nada”. Ci vennero in mente i magici momenti del nostro trionfo al festival internazionale della musica Schlager a Rio de Janeiro del 1984, quando vincemmo il premio come miglior band emergente. Furono dei momenti fantastici. E con Sergio, il mio caro Sergio, bevemmo Rum tutta la notte fino allo sfinimento.

Qual’è il vostro luogo preferito in Italia?

DAB: Eh, ci sono cosi tanti fantastici posti nella “bella Italia”, che è impossibile legarsi ad uno solo di questi. Ogni regione e ogni città ha il suo charme, un aspetto che non puoi trovare probabilmente in nessun altra nazione al mondo. Ma se devo essere sincero sono innamorato della Costiera Amalfitana. Tu che ne pensi Roy?

RB: Naturalmente passo volentieri il mio tempo al Lago di Garda, ma appena viene la bella stagione, preferisco spostarmi nel “Mezzogiorno”. Se si tratta di Puglia o Sicilia, beh, lo lascio decidere ai tarocchi. Un pò di esoterismo non guasta.

Da grandi pioneri e trascinatori della scena schlager, a chi vanno in questo momento le vostre simpatie musicali?

RB: E’ per noi difficile, e a ragione, in questo momento fare propaganda per questo o l’altro artista schlager. Purtroppo la musica schlager tedesca attualmente ha preso troppo la brutta deriva da “vacanze a Mallorca”.* Naturalmente ci sono delle eccezioni, come ad esempio i nostri amici viennesi “Schönbrunner Gloriettenstürmer“.

DAB: Ma lanciamo uno sguardo anche alla musica pop italiana. Noi siamo grandi fan del famoso cantautore italiano “Calcutta”. E anche il gruppo tedesco “Gian Rooks” sta riscuotendo molto successo nella penisola.

*Qui va fatta una precisazione: mentre le famiglie e le coppie di mezza età vanno tutte sul Lago di Garda, d’estate i giovani tedeschi da una decina d’anni amano andare a Mallorca perchè il volo costa poco, è vicina, c’è il mare e si beve tantissimo a poco prezzo. Praticamente il paradiso. Questo ha anche ispirato molti artisti schlager che hanno scritto canzoni inneggiando all’alcool e alle prostitute, la cosiddetta musica “Ballerman”. Testi non proprio fini, ecco. Ecco qui un assaggio.

Giulia, Antonella.. come si evince dai vostri testi, avete avuto già molte relazioni con ragazze italiane. Quali qualità vi stanno più a cuore delle ragazze della penisola?

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DAB: La loro sincerità, quella sottile finezza dei loro gesti e la loro gioia di vivere. Sono cose che non si trovano così facilmente nella triste quotidianità della Repubblica Federale tedesca ed è per questo che noi le apprezziamo e le omaggiamo nelle nostre canzoni.

La Lufthansa è in crisi. Alcuni studiosi di economia sono dell’idea che questo è da imputare alla vostra canzone “Alitalia. Volete prendere posizione a riguardo?

No.

Pizza Hawaai? (Pizza con Ananas)

RB: Sinceramente non capiamo come sia potuta venire al mondo una pizza del genere, ma c’è anche da dire che l’estrema sensibilità degli italiani riguardo a questo tema è poco comprensibile. Per esempio ho visto spesso in Italia la pizza “Patate con Wurstel”, quindi secondo ci sono problemi ben più grandi della pizza all’ananas.

Sognate in tedesco o in italiano?

DAB: Io sogno in portoghese. Lunga vita a Sergio Mendes!

RB: Io sogno di un mondo in cui non esista la pizza Wurstel e Patate!

Da Milano a Bolzano in meno di un’ora. Da Augsburg a Mannheim (stessa distanza in km) coi limiti di velocità non sarebbe sicuramente possibile. Cosa pensate a riguardo di una possibile introduzione dei limiti di velocità sulle autostrade tedesche?

DAB: Ultimamente sono stato fischiato a Berlino per via di una mia uscita in cui mi dichiaravo convinto “viaggiatore in aereo”. Da quel momento sto bene attento a fare determinate dichiarazioni. Non ho nient’altro da dire.

RB: Abbiamo già guidato così spesso troppo velocemente ma così facendo nessuno ci ha promesso una vita più lunga. Forse è veramente arrivato il momento di chiudere questo capitolo della storia automobilistica. Con una raccomandazione: più ragionevolezza.

Provate ad immaginare: mondiali 2022 , Germania – Italia, per chi batterebbe il vostro cuore?

RB: Un mondiale che si gioca in Qatar, nel deserto, comunque non lo vedremmo. Ne abbiamo fatte passare tante, ma così no!

DAB: L’importante è che non vincano di nuovo i francesi, per il resto per me è uguale.

Cosa preferireste: essere nati tedeschi in un corpo di un italiano o italiani in un corpo di un tedesco?

RB/DAB: è molto semplice, ci vediamo già da alcuni anni come “italiani per scelta”, come “ardenti e convinti europei”, quindi in pratica siamo già entrambe le cose.

Onesta valutazione del vostro livello di italiano.

RB: io sono un orgoglioso possessore di un certificato ufficiale di lingua italiana. Non aggiungo altro. NO seriamente, prima era meglio, ora credo di avere un B2.

DAB: Ciao scusa! alea iacta est! Ho ordinato una pizza così?

E ora per finire: una frase in italiano per i vostri attuali e futuri fans italiani!

DAB: ALEA IACTA EST

RB: “Cari spettatori. Tra poco inizia lo spettacolo del gruppo Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys. vi preghiamo di accomodarvi ai vostri posti. Vi facciamo presente che durante lo spettacolo si udiranno rumori di fuochi d’artificio e esplosioni. L’ambulanza si trova sulla parte posteriore del palco. Mettete di comodi e goditi lo spettacolo. E allora, Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys!

Conclusione

Non importa se siete tedeschi che amano la cultura e la lingua italiana o italiani trapiantati in Germania, noi vi consigliamo di provare ad ascoltarli o andarli a vedere in concerto almeno una volta. In entrambi i casi il divertimento e le risate sono assicurati. Ve lo garantiamo. Per maggiori informazioni sul gruppo o sulle date dei concerti potete visitare la loro pagina instagram. Vi lasciamo con un altro loro grande successo “La dolce vita”.

Autore

  • Federico Schopper

    Laureato in lingue e letterature straniere. Attualmente Insegna italiano in Germania, ad Augsburg. Ama viaggiare e venire continuamente a contatto con nuove culture. Nel tempo libero si diletta suonando (male) la chitarra e scrivendo discutibili racconti sulla sua esperienza all'estero.

Federico Schopper

Laureato in lingue e letterature straniere. Attualmente Insegna italiano in Germania, ad Augsburg. Ama viaggiare e venire continuamente a contatto con nuove culture. Nel tempo libero si diletta suonando (male) la chitarra e scrivendo discutibili racconti sulla sua esperienza all'estero.

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